ROMA (LaPresse) - "Con la manovra di Bilancio 2024 il governo Meloni, in continuità con quanto fatto anche lo scorso anno, penalizza gli oltre 6 milioni di italiani che vivono, studiano e lavorano all’estero. Contrariamente alle promesse elettorali e alla retorica sovranista si tagliano ulteriormente le risorse per i servizi consolari, per la promozione della lingua e della cultura italiana, per gli incentivi al rientro in Italia, per il sostegno alla stampa e agli organismi di rappresentanza”. Lo dichiara in una nota Luciano Vecchi, responsabile per gli Italiani nel mondo del Partito Democratico. "Si escludono, inoltre, le nostre comunità e le loro associazioni dalle politiche per il made in Italy e per la promozione del sistema Italia. È solo grazie ad un emendamento del Partito Democratico - sottolinea Vecchi - che si sono ottenuti due milioni di Euro per l’adeguamento salariale del personale a contratto presso le sedi diplomatiche e consolari all’estero, a sostegno dei servizi ai nostri connazionali. Respinti, invece - denuncia l'esponente del Partito Democratico - tutti gli altri emendamenti presentati dai Gruppi del Pd su iniziativa dei nostri parlamentari eletti all’estero sulle questioni importanti che stanno a cuore ai nostri connazionali: sui temi del rafforzamento dei servizi consolari, sui temi della promozione della lingua e cultura italiana, sul Made in Italy, sulla fiscalità (Imu e Tari) per gli iscritti Aire, sulle prestazioni sanitarie, per i carichi di famiglia e per l’assegno unico e per la promozione del turismo oltre che per il sostegno alla stampa italiana all’estero senza dimenticare il sostegno ai Comites ed al CGIE. Questi emendamenti che sono espressione di una visione strategica del ruolo degli italiani all’estero per il nostro Paese siano stati respinti da una maggioranza di centrodestra che non intende valorizzare gli italiani all'estero. Il Partito Democratico - conclude Vecchi - e i suoi parlamentari eletti all’estero (Crisanti, Giacobbe e La Marca al Senato; Carè, Di Sanzo, Porta e Ricciardi alla Camera), cui va il nostro ringraziamento per l’impegno profuso anche in questa battaglia, si sono mostrati essere, ancora una volta, il riferimento essenziale per la tutela e la valorizzazione delle comunità italiane nel mondo".