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ROMA – L’elisir per proteggere il corpo dal rischio cardiovascolare e intervenire sulla sindrome metabolica potrebbe non essere solo in un farmaco, ma anche in un alimento a fini medici speciali contenente olio extravergine di oliva. L’idrossitirosolo insieme alla Pea ultramicronizzata sono diventati oggetto di studio all’università di Tor Vergata di Roma del team di lavoro coordinato dalla professoressa Annalisa Noce. Così una nota stampa sulla ricerca.

“Lo studio ha arruolato 16 pazienti per 8 settimane, affetti da sindrome metabolica, abbiamo associato una dieta mediterranea personalizzata a questo alimento a fini medici speciali, somministrato in compresse due volte al giorno. Questo alimento contiene un composto minore polare appunto derivato dall’olio che, oltre alla componente lipidica, ha questi composti che sono poi le sostanze polifenoliche che danno effetti benefici in termini di azione cardioprotettiva, antinfiammatoria o neuroprotettiva”, ha spiegato la professoressa Noce presentando lo studio che è “randomizzato a doppio cieco, con la somministrazione dell’integratore e del placebo”.
“Ci aspettiamo- afferma Noce- che questo approccio combinato con questo alimento che non dà effetti collaterali e contiene anche la molecola Pea ultramicronizzata ad azione neuroprotettiva, di potere ottenere risultati e benefici nella riduzione del profilo lipidico e un miglioramento del metabolismo lipidico. Il tessuto adiposo addominale, tipico della sindrome metabolica, associato all’incremento della glicemia e colesterolo rende il soggetto affetto esposto a rischio di alterazioni strutturali vasali, nonché alla produzione di citochine generando uno stato infiammatorio cronico di basso grado”.
Si tratta di pazienti sempre infiammati ad alto rischio cardiovascolare. Bene quindi la dieta mediterranea e l’olio: “Purchè sia di elevata qualità- raccomanda infine la ricercatrice- si deve imparare a leggere bene l’etichetta. E’ necessario che 20 grammi di olio contengano almeno 5 mg di idrossitirsolo e i suoi derivati“.