La libertà di stampa “è fondamentale” ed è tutelata in modo “indiscutibile” dalla Costituzione. Il presidente della Repubblica sente di ribadirlo nel corso di un incontro al Quirinale con i vertici di Casagit. Sergio Mattarella precisa anche il proprio ruolo rispetto alle leggi sottoposte alla sua attenzione: "Quando il Presidente della Repubblica promulga una legge, non fa propria la legge, non la condivide, fa semplicemente il suo dovere", sottolinea il capo dello Stato. “Qualche volta - ha aggiunto - ho come l'impressione che qualcuno pensi ancora allo Statuto Albertino in cui veniva affidata la funzione legislativa congiuntamente alle due Camere e al re. Quando le Camere approvavano la legge, il re prima di promulgarle doveva apporre la sua sanzione, cioè la sua condivisione nel merito, perché aveva anche attribuito il potere legislativo. Fortunatamente non è più così. Il Presidente della Repubblica non è un sovrano, fortunatamente, e quindi non ha questo potere”. In mattinata, il presidente ha emanato il provvedimento che prevede l'istituzione della Commissione parlamentare di inchiesta sul Covid.

Le parole del capo dello Stato sono invece arrivate nel pomeriggio davanti alla delegazione Casagit guidata dal presidente Gianfranco Giuliani. Mattarella ha parlato dell’“armonico disegno che la nostra Costituzione indica” e fa presente che il perimetro di intervento riguarda anche il Quirinale: “Sarebbe grave se uno di questi, e tra questi anche Presidente della Repubblica, pretendesse di attribuirsi compiti che la Costituzione assegna ad altri poteri dello Stato”.

Netto anche il richiamo alle istituzioni, chiamate a vigilare sulla libertà di stampa, un principio “fondamentale per la nostra democrazia, come per qualunque democrazia – ha ricordato il presidente Mattarella -. Che vede nella nostra Costituzione una tutela netta, chiara, indiscutibile, a fronte della quale vi è una assunzione di responsabilità da parte dei giornalisti: la lealtà, l'indipendenza dell'informazione, la libertà di critica, nel rispetto della personalità altrui, il rispetto dei fatti”. Si tratta, ha aggiunto, di “un elemento indispensabile della nostra democrazia, e questo carattere di indispensabilità, io ho cercato tante volte di richiamarlo e sottolinearlo. Ed è in realtà un ruolo indispensabile che sta a cuore alle istituzioni, chiamate a tutelarla ciascuno nelle proprie competenze e nei propri ambiti e, naturalmente, nelle proprie responsabilità".