Il recente decreto interministeriale che regola l’utilizzo degli autovelox per rilevare le infrazioni stradali, porta importanti cambiamenti nel processo di notifica delle multe agli automobilisti. Secondo quanto riportato da fonti autorevoli, tra cui “La Provincia di Como”, le multe continueranno ad essere emesse, ma senza l’invio delle foto del veicolo al domicilio del proprietario. Questa è una delle novità più rilevanti introdotte dal decreto, che ha ottenuto anche il parere favorevole del Garante della Privacy. Con questa nuova disposizione, le foto che accompagnano normalmente le multe non saranno più inviate direttamente agli interessati. Tuttavia, le immagini saranno conservate dall’autorità che emette la contravvenzione e saranno accessibili all’automobilista in caso di ricorso al Giudice di Pace o al Prefetto. È importante sottolineare che, per garantire la privacy dei soggetti coinvolti, le immagini saranno opportunamente oscurate o resi irriconoscibili i volti delle persone e le targhe degli altri veicoli presenti nella foto.

Oscuramento automatico dei volti

Il decreto, inoltre, stabilisce che le rilevazioni frontali dei veicoli con gli autovelox saranno consentite, ma con la precauzione di oscurare automaticamente i volti delle persone a bordo. Questo intervento mira a evitare situazioni sgradevoli come intrusioni nella privacy dei conducenti. Il Ministro degli Interni, Matteo Salvini, ha accolto positivamente queste disposizioni, sottolineando l’importanza di rendere gli autovelox strumenti di prevenzione e controllo, piuttosto che “trappole” per fare cassa. Salvini ha ribadito l’impegno nel preservare la sicurezza stradale e nel limitare l’uso degli autovelox a fini esclusivamente monetari.

Le altre norme

Oltre alle nuove regole riguardanti le foto inviate a casa degli automobilisti, il decreto introduce altre disposizioni significative. Gli autovelox non potranno essere posizionati a meno di un chilometro dai centri abitati o dove ci sia un limite di 50 km/h, né su tratti stradali dove la velocità è ridotta di almeno 20 km/h rispetto alla norma. Le Prefetture potrebbero essere coinvolte nella designazione dei luoghi adatti per l’installazione degli autovelox, che dovranno essere collocati prioritariamente per garantire la sicurezza stradale, anziché per aumentare le entrate monetarie attraverso multe ripetute su uno stesso tratto di strada in breve tempo.