di STEFANO CASINI

Per via della grande amicizia che abbiamo con Remo Monzeglio, molto amico e lettore anche di GENTE D’ITALIA, abbiamo avuto occasione di trovarci con Fiorenzo Ferrari, Direttore Generale di MAGGIA, la Prima Scuola Alberghiera d’Italia e forse d’Europa, un luogo magico a Stresa, una piccola cittá sul Lago Maggiore, nei pressi di Milano, dove, 150 impiegati insegnano Turismo a circa 700 allievi, provenienti da tutte le parti del mondo. Proprio in questa Scuola ha studiato il nostro Sottosegretario del Ministero del Turismo dell’Uruguay Remo Monzeglio ed oggi, suo figlio Valentino, ha intrapreso le tracce di suo papá e sta studiando a MAGGIA.

Come é nato questo viaggio in Uruguay del Direttore di MAGGIA?

“É nato per l’amicizia con il Sottosegretario del Ministero del Turismo dell’Uruguay, Remo Monzeglio, - risponde Ferrari - che, tra l’altro, é anche stato allievo nostro. Ora che ha anche iscritto suo figlio Valentino, ha invitato il nostro istituto a conoscere l’Uruguay, visitare le Scuole di Turismo dell’Uruguay e allacciare legami accademici tra i due paesi"

Cosa significa per un giovanissimo leader come Lei, presiedere una delle piú prestigiose accademie di Turismo del Mondo e ci racconti un po’ le attivitá di MAGGIA

"L’Istituto Erminio Maggia di Stresa é nato nel 1938  é la prima Scuola Alberghiera in Italia. Quando é nata questa istituzione non esistevano neanche libri di testo, tanto che il Capitano Ricci, una persona molto vicina all’Istituto, ha scritto delle tavole che sarebbero, in un certo senso, i primi “power point” dell’epoca. Oggi, ovviamente, l’Istituto non é quello di allora, ma, come allora, abbiamo la stessa vocazione verso il cambiamento. Oggi l’Istituto ha 4 indirizzi: Formazione Triennale di Cucina con corsi di 3 anni, l’Istituto Alberghiero con i 3 indirizzi di accoglienza, sala e cucina, con corsi quinquennali, Liceo Linguistico e Corso Tecnico per il Turismo che è quadriennale. Le nostre peculiaritá, soltanto per dirne qualcuna, abbiamo un Ristorante Didattico serale, unico in Europa in maniera continuativa, abbiamo un orto al quale attinge il Ristorante e siamo anche Scuola stile Erasmus, dato che tutte le culture ci interessano molto.

Negli ultimi anni, post pandemia, abbiamo visto nel mondo una vera e propria esplosione del turismo che si riflette in tutti i paesi. Cosa é accaduto dal punto di vista accademico?

Negli ultimi anni la nostra Accademia è cresciuta molto, ma dobbiamo anche dire che in Italia, abbiamo un forte calo demografico, i giovani son sempre di meno, perció, riuscire a crescere in questo contesto è un bellissimo risultato. In pandemia, per la Scuola sono stati 2 anni di pausa delle lezioni e ci siamo dovuti inventare delle soluzioni come, per esempio classi di Antonino Cannavacciuolo via Zoom per i nostri allievi ed altro. Poco dopo la pandemia abbiamo aperto il Ristorante. Avevamo bisogno di piú spazio per fare laboratorio gastronomico, quindi, qualcosa di negativo come il COVID, lo abbiamo trasformata in qualcosa di positivo.

Quali sono le prospettive per stringere rapporti con l’Uruguay?

L’ospitalitá in Uruguay la vedo straordinaria. Non so se dipende dal grande numero di connazionali che vivono qui, ma, veramente, qui ci si sente a casa. Abbiamo molta fiducia negli incontri istituzionali che avremo in questi giorni a Montevideo e Punta del Este per stringere rapporti tra i due paesi