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di ROBERTO ZANNI

Adesso dalle parole si deve passare ai fatti. 'La Gente d'Italia' è pronta. Come? Con un esposto-denuncia presentato dal Direttore Mimmo Porpiglia controfirmato da tutta la redazione e inviato  alla Procura della Repubblica di Roma. Dopo aver denunciato e gridato il sopruso architettato ai danni dei connazionali all'estero, quasi 6 milioni (ma non è il numero che conta, qui si tratta di un diritto), dopo aver coinvolto si può dire quasi tutte le forze politiche, un'unione bipartisan inusuale dalle nostre parti, ecco che il prossimo passo ha un nome solo: Giustizia, con la maiuscola.  
La si esige per il danno, incalcolabile che è stato arrecato (e non è una forzatura), e si chiede alle autorità giudiziaria competene affinchè i magistrati asaminino e giudichino con la loro proverbiale capacitá e imparzialitá i fatti da noi esposti, analizzando gli estremi , e, individuino  i responsabili, affinché i colpevoli possano essere identificati e puniti. La Lega Calcio  Serie A ha deciso di cancellare gli italiani nel mondo abolendo il pacchetto per le comunità italiane all'estero, la Rai (che deteneva quei diritti di trasmissione) ha accettato passivamente? È così che funziona nel 2021 oppure no? È tutto legale o sono stati commessi reati come l'interruzione di un servizio pubblico o di pubblica necessità' previsto dall'art. 331 del Codice penale rafforzato nel caso specifico dalla Legge Melandri?
I SEI MESI DELLA VERGOGNA Una triste storia, questa,  iniziatasi lo scorso 23 novembre, appunto sei mesi fa, con la pubblicazione del bando della Lega Serie A per i diritti tv nazionali e internazionali relativi al triennio 2021/24. Abolito il pacchetto per i connazionali nel mondo, sostituito da una vaga e generica raccomandazione per i futuri licenziatari di trasmettere anche in lingua italiana. Qualche settimana dopo, più precisamente prima di Natale, si svolgeva il CdA della Rai durante il quale (lo hanno dichiarato i consiglieri Riccardo Laganà e Rita Borioni) si discute (evidentemente non troppo) della nuova situazione. Ma da allora nessuno ha fatto nulla e dire che di tempo ce n'era. L'11 gennaio l'allarme suonato dagli stessi Laganà e Borioni che avvertivano del danno enorme se la Rai avesse perso quei diritti. Anche dopo quelle parole, il silenzio: gli italiani all'estero non interessano ai vertici della Rai e (può sembrare un controsenso, ma è la pura realtà) nemmeno alla direzione di Rai Italia. Infatti il canale della tv di stato dedicato agli italiani nel mondo non prende posizione: 'La Giostra del gol' (all'interno della quale vengono trasmesse le partite di A) prosegue in un vicolo cieco, destinazione la chiusura. Nel frattempo il 10 febbraio la Lega avvia le trattative private per la licenza dei diritti internazionali per arrivare ai due annunci: il 25 marzo Cbs Sports viene dichiarata esclusivista per il prossimo triennio negli Stati Uniti, mentre per il resto del mondo (ad eccezione dell'area MENA, Medio Oriente e Nord Africa) il 2 aprile è il turno di Infront (in passato advisor della Lega Serie A proprio per  i diritti tv...). La Rai? Nemmeno una parola, forse erano convinti di far passare tutto sotto silenzio e nel dimenticatoio, almeno fino ad agosto, partenza del nuovo campionato, quando poi nessuno avrebbe avuto il tempo per protestare. Ma un mese fa - perdonate la presunzione - siamo entrati in campo noi, 'La Gente d'Italia'.
RISVEGLIO DELLA POLITICA Dalle nostre denunce, dalle nostre pagine si è così passati alla prima interrogazione parlamentare presentata dell'opposizione e firmata  dal senatore Patrizio Giacomo La Porta di Fratelli d'Italia, quindi la coalizione di Governo con la richiesta di sensibilizzazione di Fucsia Fitzgerald Nissoli (Forza Italia) a Valentina Vezzali, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio (da una donna di sport, campionessa ci si aspettava peró maggiore sensibilità), Mario Borghese (Maie, senza dimenticare Ricardo Merlo, il primo in assoluto, in marzo), Michele Anzaldi (Italia Viva), il senatore Umberto Fusco con altri colleghi della Lega di Salvini, gli on. Luciano Vecchi e Fabio Porta (PD) e anche il CGIE con il Segretario Generale Michele Schiavone e il vice per i Paesi Anglofoni Silvana Mangione. Quindi Vittorio di Trapani, il segretario dell'Usigrai (sindacato giornalisti Rai) per arrivare al senatore Francesco Verducci, PD, Commissione Vigilanza Rai e presidente della Commissione cultura che ha chiamato in causa i vertici della Rai, il presidente Marcello Foa e l'amministratore delegato Fabrizio Salini, preambolo alla nuova interrogazione parlamentare, del PD, presentata dall'on. Francesco Giacobbe con la firma di ben 22, sí ventidue colleghi parlamentari...
A questo punto la magistratura deve intervenire perché tra i principi cui la Rai deve attenersi, secondo quanto riportato dal Contratto di Servizio all’articolo 2, c’è anche l’informazione rivolta alla ‘collettività nazionale anche all’estero’: la giustizia vigili affinché questa prescrizione venga rispettata.
Lo chiede a gran voce anche la componente del team di un programma radiofonico in Uruguay che ha ben 58 anni di vita: 'La voce dei calabresi', l'avvocato Gianfranco Adamo (come riportiamo a parte con la sua lettera in versione integrale)  interpretando il malessere degli italiani del mondo, la rabbia e la voglia di fare qualcosa ci ha confermato che all'interno della sua e di altre comunitá di italiani in sudamerica si stanno perfezionando gli estremi per un esposto che verrá inviato nei prossimi giorni alla Procura della Repubblica.