I cani anti-Covid saranno presenti all’aeroporto Miami International per fiutare i dipendenti e rilevare l’eventuale presenza del coronavirus. Ricercatori della FIU (Florida International University) hanno addestrato Cobra, un pastore olandese, e One Betta un Malinois belga a fiutare l’odore prodotto dai cambiamenti metabolici nelle persone infette. Secondo quanto riportato dal Daily Mail, in caso di successo, il programma – per ora è pilota e durerà due settimane – potrebbe essere esteso anche ai passeggeri, prima dell’imbarco.

L’aeroporto Miami International è il primo negli Stati Uniti a schierare i quattro zampe addestrati per contrastare la lotta al coronavirus. Il lavoro di Cobra e One Betta, hanno sette anni, consisterà nell’annusare le mascherine del personale che passa attraverso cinque dei checkpoint di screening dei dipendenti dell’aeroporto.

Se uno dei cani segnalerà la presenza di un dipendente potenzialmente infetto, la persona sarà invitata a eseguire per conferma un test rapido Covid-19. I cani possono rilevare il virus con una precisione del 97,5%, secondo uno studio in doppio cieco pubblicato presso la FIU. Il tasso di precisione di One Betta era del 98,1% mentre quello di Cobra era del 99,4%.

“Tutti, compresi gli umani, a un certo punto possono sbagliare. Ma lui non sbaglia quasi mai”, ha detto riferendosi a Cobra il prof. Kenneth G. Furton, rettore e docente di chimica e biochimica presso la Florida International University.

Rispetto agli umani, i cani hanno 50 volte più recettori dell’olfatto. Sono in grado non solo di rilevare stupefacenti ed esplosivi ma anche diverse malattie come il Parkinson, i cambiamenti del livello di zucchero nel sangue dei diabetici e persino diversi tipi di cancro.