di Stefano Casini

Caro Direttore, giá lo conosciamo, anzi, lo conoscete! È sempre lui, Fabrizio D’Alessandro, questo giovane di 22 anni che è una specie di trottola della comunità italiana in generale e calabrese in particolare. Parla l’italiano come un qualsiasi italiano ma ci tiene a dire: “Prima di imparare l’italiano ho imparato il calabrese, perché i miei nonni sono calabresi, da tutte le parti e buona parte della mia vita l’ho trascorsa con loro”.

Dà lezioni di italiano nell’Associazione Calabrese, di cui è anche dirigente, anche se non si è ancora laureato, ma la sua passione per il tricolore esplode sempre, tutti i giorni! Prima di compiere 20 anni giá insegnava la nostra lingua: “Per me l’italiano è una passione, ho avuto la fortuna di avere una borsa di studio e ho studiato due mesi in Italia, sono stato alla Scuola Italiana e non volevo parlare solo il dialetto, ma anche la nostra lingua” - ci dice.

Parte fondamentale delle sue lezioni ha a che fare con la gastronomia. “É stata mia nonna che mi ha insegnato ad amare la cucina e da piccolo sempre l’aiutavo!”- ed é per questo che, ogni tanto, organizza alla Calabrese, per i suoi alunni, che sono piú di 60 in tre gradi di apprendimento diversi, una riunione per cucinare piatti tipici. Sabato scorso, con un gruppo di oltre 20 alunni ha fatto i cannoli calabresi “….che sono un po’ diversi da quelli siciliani perché usano anche la crema”.

Nel pomeriggio di sabato scorso c’erano anche i piú piccoli ad aiutare a fare i cannoli, come i nipotini di Renato Palermo che, con il papá, hanno aiutato! In queste immagini vediamo Fabrizio con i suoi alunni nelle diverse tappe di elaborazione dei cannoli! La nostra comunità ha bisogno di giovani come lui, disposti a difendere con denti e unghie, i nostri costumi e le nostre tradizioni.

LA RICETTA DEI CANNOLI CALABRESI

Ingredienti 1 kg scarso di farina 3 tuorli - l'albume va conservato a parte per spalmare la chiusura del cannolo 1 bicchiere tipo sciannaccheddo (mezzo bicchiere normale) o poco più olio di semi 1/4 di vino bianco un pizzico di sale

Preparazione “In una terrina sciogliere gli ingredienti tranne la farina che va messa a fontana sulla tavola;versare gli ingredienti della terrina al centro della farina e piano piano accorparla tutta intorno fino a formare un impasto ben amalgamato e leggermente morbido. Stendere la pasta o con la macchinetta - prima più grossolana, poi più fina, o con il mattarello senza utilizzare altra farina: con una coppa di metallo del diametro di 8/10 centimetri dei dischetti di pasta; avvolgere questi dischetti intorno alla pasta in maniera leggera; bagnare le linguette che si sovrappongono con l'albume preparato e farle congiungere senza premerle troppo; friggere in abbondante olio di semi; una volta fritti separare i cannoli ancora caldi dalla canna e porle a scolare su carta asciugatutto. A questo punto i cannoli da riempire sono pronti, ma così non sono molto significativi; oltretutto sono pure poco dolci; il bello, o meglio, il buono sarà costituito dal ripieno: essi vanno infatti riempiti con una siringa ocon un cucchiaino di crema e panna montata mescolate, ricotta con zucchero e frutta candita, crema di cioccolata o anche a metà: da una parte bianchi e dall'altra neri, il tutto a seconda dei propri gusti”.