di Matteo Forciniti

Sono stati più di 23mila i turisti che sono entrati in Uruguay solo nella prima settimana dopo la riapertura delle frontiere. Un momento molto atteso, questo, arrivato dopo 20 mesi di chiusura a causa della pandemia del Covid 19 che ha provocato una crisi drammatica per un settore che oggi cerca disperatamente di riattivarsi.

Proprio in concomitanza della riapertura delle frontiere, però, è arrivata una doccia fredda per il turismo uruguaiano che dovrà praticamente rinunciare alla stagione delle crociere.

La compagnia italiana Costa Crociere ha annunciato infatti la cancellazione della stagione 2021/2022 tanto in Uruguay come in Argentina a seguito di una polemica decisione presa dal Brasile che permette l’ingresso delle navi soltanto tra porti nazionale ed escludendo quindi quelli provenienti dall’estero. “Costa Crociere ha collaborato con le autorità brasiliane per la preparazione della stagione” ha scritto la compagnia in un comunicato. “Tuttavia, i ritardi nell’approvazione per l’arrivo delle navi da crociera internazionali in Brasile, ci hanno costretto a rivedere l’itinerario della Costa Fascinosa”.

La stessa identica decisione, frutto degli stessi motivi, era stata precedentemente presa anche da un’altra grande compagnia di navigazione, l’italo-svizzera MSC Crociere che priverà l’Uruguay e l’Argentina dei suoi turisti. “Purtroppo e nonostante gli instancabili sforzi di tutte le parti, il 2 ottobre il Brasile ha emanato l’ordinanza 657 con la quale le operazioni di crociera in Brasile sono limitate esclusivamente alle acque giurisdizionali brasiliane, una situazione che esclude la possibilità di itinerari da e per Argentina e Uruguay” ha spiegato MSC Crociere nel suo comunicato aggiungendo: “Abbiamo dovuto prendere la difficile decisione di cancellare la stagione 2021/2022 di MSC Crociere e delle sue navi, MSC Sinfonia, MSC Orchestra, MSC Preziosa e MSC Splendida che avevano programmato di opereranno da e per i porti di Buenos Aires e Montevideo la prossima stagione”.

Sono circa un centinaio le navi che perderanno i porti di Montevideo e Punta Del Este secondo le previsioni del sottosegretario al Turismo uruguaiano Remo Monzeglio. In base ai primi calcoli ufficiali, il paese dovrebbe perdere circa il 70% del transito del turismo da crociera.

Fino all’ultimo il governo ha cercato di intervenire presso le autorità brasiliane per modificare la normativa, ma ogni sforzo è stato inutile: in un momento molto delicato come questo dove si cerca la riattivazione a tutti i costi, l’Uruguay potrebbe subire un duro colpo a causa della decisione unilaterale del Brasile e della mancanza di un coordinamento regionale a livello del Mercosur.

Ma al di là dell’incertezza dovuta al fattore crociere, Montevideo si prepara già a ricevere migliaia di turisti brasiliani nei prossimi due fine settimana per le finali delle coppe della Conmebol che rappresenteranno il primo vero banco di prova nell’avvio di una stagione accolta con grande speranza. “C’è un moderato ottimismo” ha affermato il ministro del Turismo Tabaré Viera comunicando la presentazione ufficiale della stagione che si realizzerà durante la Feria Internacional de Turismo de América Latina (FIT) tra il 4 e il 7 dicembre a Buenos Aires dove l’Uruguay sarà l’invitato d’onore. Il ministro, inoltre, ha ribadito -tanto per il settore pubblico come per quello privato- “l’importanza di rispettare rigorosamente le prescrizioni e i protocolli sanitari, al fine di ridurre al minimo i rischi di fronte al previsto ingresso dei turisti”. “La sfida dell’apertura delle frontiere ha i suoi rischi. Ecco perché raccomandiamo misure di estrema cautela” ha osservato.