Per il secondo anno consecutivo, è il Covid a dettare legge su come trascorrere il Capodanno. E, nello specifico, la quarta ondata da variante Omicron che tiene in pugno gli accenni di festeggiamenti per la fine di quest’anno. Da New York a Londra, Parigi e Berlino, Atene e Sidney: ogni angolo del globo si acquieta e di nuovo, come era stato per l’arrivo del 2021, riduce o elimina definitivamente le feste. A prescindere dall’Italia, dove il decreto festività vieta tutti gli eventi in piazza e i concerti all’aperto fino al 31 gennaio e applica lo stesso alle discoteche e sale da ballo, nel resto del mondo la situazione non cambia di molto. Quelli che, fino al 2020, erano simboli del passaggio al nuovo anno - come il famoso countdown a Times Square - si ripresentano cambiati sotto l’effetto della pandemia.

Ecco allora che a Londra, il sindaco laburista Sadiq Khan ha annunciato l’annullamento dei festeggiamenti previsti a Trafalgar square: niente fuochi d’artificio lungo il Tamigi che seguono i rintocchi del Big Bang a mezzanotte. Tacciono anche le cornamuse e i tamburi poco più su, a Edimburgo. Il capodanno, anche conosciuto con la parola scozzese Hogmanay, nel centro di Edimburgo di solito si trascorre tra parate con torce accese che creano un fiume di fuoco lungo lo storico Royal Mile fino a Holyrood Park, dove i fuochi d’artificio sui bastioni del castello chiudono i festeggiamenti. Tutto cancellato per quest’anno.

A Parigi annullati i fuochi d’artificio e i concerti sugli Champs-Élysées. Un annuncio arrivato già lo scorso 18 dicembre. “In vista della ripresa della pandemia e dei nuovi annunci del governo, la città di Parigi si rammarica di dover annullare tutti i festeggiamenti previsti sugli Champs-Elysées il 31 dicembre - ha affermato il comune - I fuochi d’artificio non verranno sparati e i dj set purtroppo non potranno aver luogo quest’anno”. Dal 31 dicembre, poi, ci sarà l’obbligo della mascherina all’aperto e, per la notte di Capodanno, bar e ristoranti potranno rimanere aperti fino alle 2 del mattino mentre dalle 18 è vietato il consumo di alcolici nelle aree di Parigi più frequentate. Come in Italia, così in Francia, non si possono organizzare feste all’aperto sul suolo pubblico o ballare nei ristoranti, bar o altri locali.

E New York? La Grande mela non ha voluto rinunciare al conto alla rovescia a Times Square. Gli ingressi, però sono contingentati: solo 15 mila persone, un quarto del numero di persone che, in tempi ordinari, avrebbe ospitato. Non tutte le grandi città degli Stati Uniti, però, hanno deciso di fermare i festeggiamenti: Chicago, Las Vegas e San Antonio fanno eccezione. A Las Vegas, i funzionari della città affermano di aspettarsi più di 300.000 persone sulla Strip e in centro per il ritorno dei fuochi d’artificio di Capodanno. Le mascherine rimangono obbligatorie all’interno mentre sono facoltative all’aperto. A San Antonio l’evento Celebrate SA non ha subito cancellazioni, nonostante un costante aumento dei casi di Covid in città attribuiti alla variante Omicron e Ron Nirenberg, il sindaco della città, ha esortato i residenti a indossare maschere in luoghi affollati e a farsi vaccinare come misure precauzionali. Chicago avrà uno spettacolo pirotecnico in centro: i fuochi d’artificio saranno lanciati in otto siti lungo un tratto di 1,5 miglia del Lago Michigan e del fiume Chicago, dove diverse aziende hanno organizzato feste di osservazione. ”È importante sottolineare che il display può essere visualizzato all’aperto dove la diffusione di Covid-19 è meno probabile, quindi i nostri residenti e visitatori dovrebbero sentirsi a proprio agio mentre si mascherano e si distanziano o anche guardando in sicurezza da casa”, ha affermato il sindaco Lori Lightfoot in una nota. A Los Angeles, invece, tutte le grandi celebrazioni sono state annullate, compreso il coutdown a Grand Park.

Tornando nel Vecchio Continente, in Austria è tornato il coprifuoco alle 22 per bar e ristoranti. Gli incontri al chiuso e all’aperto senza posti assegnati saranno limitati a 25 persone. Con posti a sedere e mascherine assegnati, il numero sale a 500, con un test molecolare negativo, a 1.000. Gli eventi in cui tutti i partecipanti hanno ricevuto una dose di richiamo del vaccino possono gestire fino a 2.000 persone. L’Austria ha anche aggiunto quattro paesi europei - Regno Unito, Danimarca, Paesi Bassi e Norvegia - al suo elenco di “aree varianti del virus”, che prevede requisiti di ingresso più severi. Coloro che hanno ricevuto un vaccino di richiamo e sono risultati con un recente test molecolare negativo potranno entrare da quei paesi senza essere messi in quarantena. I cittadini austriaci e dell’UE che non soddisfano tali requisiti potranno comunque entrare, ma dovranno affrontare una quarantena obbligatoria di 10 giorni.

Restrizioni per il Capodanno pure in Germania, dove il neo cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ha illustrato nuove norme. Dal 28 dicembre, cene e incontri (non solo quelle di Capodanno) sono limitate a 10 persone al massimo - anche per i vaccinati - e stadi, locali notturni e discoteche tornano ad essere vuoti. Vietata la vendita e i grandi raduni per i fuochi d’artificio a Berlino, Monaco, Francoforte e in qualsiasi altro luogo di ritrovo. In alcuni Lander è stato imposto il coprifuoco notturno - dalle 22.30 alle 5 - anche se a Capodanno è consentita la circolazione fino alle 1.

Infine in Spagna, il Capodanno prevede l’obbligo di mascherine anche all’aperto, mentre in Catalogna è entrato in vigore il coprifuoco dalle 1 alle 6 di mattina. Il Portogallo ha previsto un divieto di assembramento in strada di più di 10 persone e il divieto di consumo di alcolici all’aperto. Anche un test negativo o certificato di vaccinazione per l’accesso a ristoranti, casinò e feste di Capodanno. Tutto questo fino al 1 gennaio. Dal 9 sono chiusi bar e discoteche e viene ridotta la capacità nei negozi.