Ventottesimo giorno di guerra in Ucraina. Ieri Kiev ha chiesto alla Nato di inviare armi offensive con la Germania che si è detta subito pronta a fornire altri duemila lanciarazzi ai combattenti ucraini. "L'Ucraina ha diritto all'auto-difesa e l'aiuteremo" ha replicato Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato.

Tutto questo mentre stanno emergendo nuovi, agghiaccianti particolari dai luoghi del conflitto. Secondo il sindaco di Irpin Oleksandr Markushin, citato da “The Kyiv Independent”, le forze russe avrebbero preso di mira le città satellite di Kiev bombardandole “con ordigni al fosforo la notte del 22 marzo”. L'uso di tali armi contro i civili, com’è noto, è severamente vietato dalle Convenzioni di Ginevra.

Dal canto suo, il vice capo della polizia della capitale ha diffuso un video accusando il Cremlino di avere impiegato munizioni al fosforo anche contro la città di Kramatorsk, nell'est del Paese (lo ha riferito The Independent). Infine per l'Onu sarebbero almeno 977 i civili uccisi dall'inizio dell'invasione, tra cui 81 bambini.