Quando l’unione fa la forza e riesce a fare cose davvero interessanti per la collettività. Vogliamo fare i complimenti all’Associazione Calabrese dell'Uruguay che ha organizzato (con l’appoggio de ‘La Gente d’Italia’, il patrocinio  dell'Ambasciata italiana, dell’Istituto Italiano di Cultura, del Dipartimento di Cultura della Intendencia di Montevideo e del Municipio B) un piccolo grande evento che, siamo sicuri, sarà un successo. Sarà, quella di oggi, domenica 3 aprile, una giornata tra cultura e gastronomia interamente dedicata agli italiani d’Uruguay che ha anche il grande obiettivo di far dimenticare il dramma della pandemia. Immaginarsi tutto questo un anno fa era alquanto improbabile. Ma l’Associazione ha fatto le cose in grande e siamo certi che ‘La festa che ci unisce’ unirà in un unico grande abbraccio tutti quanti, nel nome dell’allegria e dello svago. Proprio quello che ci vuole in un periodo alquanto difficile legato al Coronavirus e alla tragedia che sta accadendo alle porte dell’Europa: la guerra in Ucraina. Noi, come giornale, siamo orgogliosi di poter far parte di questo progetto che, siamo sicuri, avrà tanto successo e sarà ripetuto negli anni. Abbiamo bisogno, qui a Montevideo, di iniziative del genere che devono essere la spinta affinché le varie comunità possano anche sodalizzare tra di loro. Già, perché la festa che si terrà oggi tra la calle José Enrique Rodó all'angolo con Juan D. Jackson è ovviamente aperta non solo alla collettività calabrese, ma a tutte quelle presenti sul territorio. Sarebbe fantastico oggi poter assistere a un incontro tra la stragrande parte degli italiani d’origine di tutto lo Stivale. Anche, comunque, con la presenza dei cosiddetti uruguaiani doc. Magari da cosa nasce cose e nel corso dell’anno sarebbe bello poter organizzare appuntamenti del genere. E sarebbe altrettanto bello che le istituzioni possano anche loro prendere esempio da ‘La festa che ci unisce’ e mettere in calendario cose di questo genere. No, non dovete prendere quest’ultima frase come una critica ai vari governanti, ma come un invito a far sì di stare sempre più vicini alla collettività italica che con celebrazioni come queste ha davvero la possibilità, per qualche ora, di sentirsi in qualche modo vicino al BelPaese. Già, perché la gente ha bisogno di questo tipo di incontri, di queste iniziative. Ed è quello che chiedono, lo abbiamo capito fortemente proprio in questi giorni. Perché è giusto dare ascolto a queste richieste e ‘La Gente d’Italia’, da sempre attento alla comunità, appoggerà sempre queste iniziative. E sarebbe bellissimo farlo a braccetto con le istituzioni: noi esistiamo, come loro, per il bene della collettività.