di Carlo Molinari

Ogni mattina, per raggiungere il luogo di lavoro, transito, per parte del tragitto, sulla SS 148 Pontina (una strada che collega Roma col litorale laziale e con la città di Latina). Appena oltrepassata l'uscita di Spinaceto, sulla sinistra, in un enorme appezzamento incolto, recintato, verosimilmente di proprietà del Comune, invece di notare la bellissima luce giallo-arancio del sole sorto da non molto che invade lo spazio, quello che salta agli occhi sono una distesa di cassonetti a perdita d'occhio.

Avete capito bene: cassonetti dell'immondizia... centinaia, migliaia di cassonetti. Guardando bene, nei giorni a seguire, ho notato che sono nuovi cassonetti, quelli che il nuovo sindaco ha disseminato per gran parte della città.

Ho sempre criticato (opinione personale) l'arroganza e l'incapacità (come sindaco, chiaramente) di Virginia Raggi, sperando che il nuovo "condottiero" avrebbe sistemato le cose di Roma sicuramente con più coscienza e in tempi sufficientemente brevi.

Mi soffermo, come cittadino, soltanto su ciò che del lavoro del sindaco è più evidente agli occhi di tutti, e che resta un difficile capitolo di studio, senza dubbio: l'immondizia che invade la città, dal centro alla periferia.

Speravo allora di iniziare a veder partire lavori, almeno dal centro città (con ciò non penso assolutamente che sia più importante dei quartieri periferici, ma è la zona che cade all'occhio di chi vede ad esempio Roma per la prima volta), con la costruzione di locali per la differenziata interrati, come quelli presenti in alcune città della nostra penisola... e invece nulla da fare!

È vero, alcune zone sono più pulite (sinceramente solo alcune, e in un anno di governo cittadino non mi sembra un grande risultato), ma di nuovo sono comparsi solo i "nuovi cassonetti" (!?!?); orrendi come gli altri, con bocche (quelli per la plastica e metallo, ma anche quelli per la carta) molto piccole, spesso difficili da utilizzare se si deve gettare un contenitore lievemente più grande di una bottiglietta o di una lattina... sembrerebbe quasi a far sì che i vandali non si perdano d'animo e continuino a gettare i rifiuti in strada!

Spero che il sindaco ogni tanto faccia un giro per Roma, oltre che per ammirare le meraviglie che abbiamo, per indignarsi alla vista dei nuovi cassonetti che (forse) ha visto solo in fotografia...

C'è un detto latino, "Ignarus rediit Romam deductus asellus", la cui traduzione è "Chi bestia va a Roma, bestia ritorna", e cioè "Non sarà sicuramente l'ascesa al potere a cambiare, in meglio, la natura di un uomo"... Non vorrei far propria questa frase del nostro sindaco, piuttosto a colui che getta l'immondizia, certo non confortato da quei terribili e brutti contenitori.