DI FABIO PORTA*

Ai lettori di "Gente d'Italia", anzitutto, e quindi alla redazione e al suo Direttore, vanno i miei auguri più sinceri e affettuosi per un 2023 ricco di salute e tante soddisfazioni. 

Quelle soddisfazioni che gli italiani all'estero attendono da tempo e che faticano ad arrivare; da troppo tempo, infatti, governi di diverso colore non riescono a riconoscere appieno il valore incommensurabile della grande comunità degli italiani nel mondo ed è per questo che il ruolo di organi di informazione come "Gente d'Italia" e di quanti di noi credono fermamente nella necessità di tenere alta la guardia sulle politiche rivolte agli italiani all'estero divengono sempre più importanti e necessari. 

L'anno che si avvia alla conclusione è stato ricco di eventi significativi, e vorrei ad indicarne alcuni che ci hanno direttamente coinvolto. 

Il 12 gennaio, dopo una lunga e difficile battaglia di giustizia e verità, condotta dal sottoscritto insieme a tutti coloro che ebbero il coraggio di denunciare i brogli elettorali all'estero del 2018, il Senato della Repubblica mi proclamava ufficialmente senatore a seguito della decadenza dal seggio di Adriano Cario.   Una vittoria che "Gente d'Italia" salutava con grande enfasi ed entusiasmo, avendola seguita e sostenuta con una sua sottoscrizione che aveva raccolto migliaia di firme in tutto il mondo. 

Pochi giorni dopo, il 24 gennaio, eleggevamo in Parlamento per la seconda volta Sergio Mattarella Presidente della Repubblica italiana.  Un momento di grande emozione, anche per noi italiani nel mondo, che abbiamo avuto nella presidenza di Mattarella uno dei pochi punti fermi nel corso degli anni scorsi e che ricordiamo ancora per il suo bellissimo discorso agli italiani all'estero pronunciato al Teatro Coliseo di Buenos Aires o per l'omaggio a "Gente d'Italia" alla Casa d'Italia di Montevideo. 

Meno di un mese dopo la Russia invade l'Ucraina, facendo piombare nuovamente sull'Europa l'incubo di una nuova guerra nucleare.   L'Italia, che grazie al governo guidato da Mario Draghi e ai fondi europei del PNR per la ripresa dopo la pandemia stava riprendendo decisamente un cammino di forte crescita e sviluppo, è stato tra i Paesi europei più colpiti dall'impennata del costo dell'energia.   Una crisi che si è riflettuta sul delicato equilibrio politico che stava alla base del governo di larghe intese e che ci ha portato in pochi mesi ad elezioni anticipate. 

Dopo le elezioni del 25 settembre, anche a causa di una legge elettorale che ha penalizzato un centrosinistra diviso mentre ha premiato la coalizione di centro-destra, è nato il governo guidato da Giorgia Meloni, la prima donna italiana Presidente del Consiglio. 

Dopo una campagna elettorale all'estero all'insegna del ripristino del Ministero degli italiani nel mondo il risveglio è stato duro e dissacrante: niente Ministero, niente vice-ministero e niente Sottosegretario scelto dal mondo dell'emigrazione italiana nel mondo.   Ma soprattutto, con la legge di bilancio appena approdata in Parlamento, niente incrementi nei capitoli che riguardano i programmi per le nostre collettività all'estero. 

Di fronte a questo scenario, per niente esaltante, ci affacciamo al 2023 con qualche timore e molte speranze.   Il timore è che la disattenzione verso gli italiani nel mondo continui e che non si riesca a intervenire su alcune delle cose che ci stanno più a cuore: servizi consolari, riforma del voto all'estero, assistenza sanitaria, lingua e cultura italiana, informazione libera e forte tra gli italiani nel mondo.   La speranza è che invece su ciascuno di questi importanti capitoli si possa lavorare, anche al di là delle differenze politiche o associative, sconfiggendo ostacoli burocratici o atteggiamenti miopi che non farebbero male soltanto all'Italia nel mondo ma anche a quella dello stivale. 

Da parte mia, insieme a rinnovarvi gli auguri, non posso che confermarvi impegno e dedizione assoluta verso quegli ideali e quegli impegni che hanno caratterizzato i miei lunghi anni di impegno politico a fianco degli italiani del Sudamerica e di tutto il mondo.  

*Fabio Porta

Coordinatore Pd America Meridionale