MARCINELLE - Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha presenziato oggi a Marcinelle, per la commemorazione del 67° anniversario della tragedia della miniera di Bois du Cazier. Oltre ad intervenire, il Ministro è anche intervenuto dal palco della commemorazione, parlando sia in francese che in italiano ed elogiando quei minatori di cui “l’Italia va fiera” e che ha contribuito a costruire l’Europa e rafforzare il legame tra Italia e Belgio.
Le parole alla commemorazione 
“Oggi, abbiamo davanti a noi tante donne e tanti uomini che vengono da lontano. Sono i nuovi migranti. E a volte pensiamo che rappresentino una preoccupazione, ma dobbiamo sempre ricordare che sono persone – ha spiegato il Ministro -. La dignità della persona è qualcosa che dobbiamo mettere al centro del nostro agire. Non basta lamentarci che il Mediterraneo non deve essere un cimitero di essere umani. Bisogna lavorare per favorire l’immigrazione regolare, per dare lavoro, dignità e diritti per chi viene a lavorare in Europa. Dobbiamo lavorare per combattere i trafficanti di essere umani, che sono gli stessi che trafficano le armi. Dobbiamo lavorare insieme, tutti noi europei, per favorire la crescita del continente africano, per combattere il cambiamento climatico, per combattere il terrorismo, per curare malattie. Serve l’impegno di tutta l’Europa. Quella che hanno contribuito a costruire i lavoratori che sono arrivati da lontano, anche qui in Belgio. Per questo - ha concluso Tajani – voglio dire agli eredi di quelli che sono morti qui a Marcinelle, che l’Italia è fiera di loro, che sono un esempio che non dobbiamo dimenticare, ogni giorno, perché hanno dimostrato cosa vuol dire essere coraggiosi”. E inoltre “hanno contribuito a rafforzare l’amicizia fra Italia e Belgio”.
Il messaggio del Ministro
“Ho voluto essere personalmente qui a Marcinelle, a nome del Governo, per portare omaggio ai milioni di italiani che vivono fuori dai confini nazionali e, in particolare, ai connazionali caduti sul lavoro, mentre contribuivano alla crescita economica, sociale e culturale dell’Italia e dei Paesi che li avevano accolti”. La “triste ricorrenza” della Tragedia della miniera Bois du Cazier di Marcinelle, in Belgio, dove persero la vita 262 minatori, di cui 136 italiani, “mi tocca personalmente nel profondo – ha spiegato Tajani -: ho passato parte della mia infanzia all’estero ed ho trascorso diversi anni della mia carriera politica nelle Istituzioni europee. Il Bois du Cazier è il luogo simbolo delle sofferenze e della fatica dei nostri connazionali. Il sacrificio di quei minatori ha contribuito a rafforzare la consapevolezza dell’importanza di assicurare adeguate garanzie e sicurezza sul lavoro”.
“Una data che il Governo italiano vuole sottolineare quest’anno in modo solenne – ha aggiunto il Ministro -. Abbiamo voluto rendere speciale la commemorazione di oggi con l’omaggio del sorvolo nei cieli di Marcinelle di due Tornado dell’Aeronautica Militare italiana, di cui ricorre il centenario. Un modo per essere più vicini alle nostre comunità, una testimonianza di forte amicizia delle nostre Forze Armate che ogni giorno riempiono tutti gli italiani di orgoglio, lavorando per la sicurezza di tutti noi, in Italia e nei teatri internazionali”.
“Il Belgio è un Paese in cui c’è stata una forte emigrazione italiana, fin dagli anni 20 del secolo scorso e in particolare a partire dal secondo dopoguerra, e che ancora oggi accoglie molti italiani presenti nel mondo accademico, nel settore dei servizi così come in quello delle imprese e della ricerca scientifica – ha continuato Tajani -. La tragedia di Marcinelle ha avuto un ruolo cruciale nel gettare le fondamenta dell’Europa di oggi e della cittadinanza europea, ispirata ai valori condivisi del rispetto per la dignità umana, dell’uguaglianza, della democrazia e della libera circolazione dei lavoratori. Valori che oggi, più che mai, sono indispensabili per affrontare insieme le sfide globali e assicurare pace, stabilità, sicurezza, crescita economica, prospettive per i giovani”.
Ma la commemorazione di Marcinelle è, secondo il Vicepremier, “il dovere della memoria. Un dovere che onoriamo con convinzione ogni anno, anche per rendere omaggio al contributo di tutti gli italiani che sono emigrati all’estero per ragioni di studio o di lavoro e degli italo-discendenti, che con l’iniziativa del “Turismo delle Radici”, parte qualificante del nostro PNRR, vogliamo riavvicinare all’Italia”.
“A tutti i connazionali all’estero – ha concluso il suo messaggio il Ministro -, in questa importante giornata, rinnovo il mio più sincero ringraziamento, per la passione e l’impegno con cui, quotidianamente, continuate a rendere l’Italia sempre più protagonista nel mondo”.