L'avvocata Roberta Verginelli

Quello che è successo a Roma è incredibile e forse il governo spagnolo sperava che, essendo avvenuto a Roma, l’episodio passasse sotto silenzio.

Un lavoratore italiano con 18 anni di servizio, rappresentante del Sindacato CSIF all’interno dell’Ambasciata presso la Santa Sede, per molto tempo assente per malattia perché malato di tumore, il 7 Agosto, con grande sforzo si è ripresentato al lavoro, avvertendo preventivamente l’Ambasciata.

Invece di ricevere il benvenuto ed i complimenti per l’attaccamento al lavoro, il povero dipendente ha trovato la Guardia Civil che gli ha impedito di riprendere servizio.

Non solo, evidentemente per spingerlo alle dimissioni, contestualmente il lavoratore è stato privato dello stipendio e, quando ha chiesto un colloquio con il Cancelliere Ignacio Marques con l'assistenza del Servizio Giuridico per l’Estero del Sindacato CSIF e con lo Studio Legale di riferimento in Italia degli avvocati italiani Romolo Reboa e Roberta Verginelli, si è sentito rispondere dal Consigliere, Francisco Capote Yeregui che i professionisti non sarebbero stati ammessi all’incontro. Così gli avvocati Romolo Reboa e Roberta Verginelli hanno presentato un ricorso d'urgenza al Tribunale Italiano, chiedendo che il Giudice Italiano adotti un provvedimento di condanna del Ministero de Asuntos Exteriores, Unión Europea y Cooperación in applicazione dell’art. 35 del regolamento (UE) N. 1215/2012 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12 dicembre 2012.

Indipendentemente su come andrà a finire il processo, non si capisce perché la Spagna assuma comportamenti che la espongono a dover sottostare ad un giudice straniero per un comportamento palesemente disdicevole.