DI MARCO FERRARI 

Eternamente ragazzi, eternamente in viaggio, oltre la morte, oltre la vecchiaia, i dolori alle ossa, le operazioni e le malattie. Così Bob Dylan e i Rolling Stones si rimettono in viaggio, oramai settantenni e ottantenni, come se gli anni Sessanta fossero sempre lì, inossidabili e inaffondabili, anche loro infiniti. Bob Dylan, classe 1941, ottant'anni compiuti a maggio, ha annuncio il suo tour mondiale che dovrebbe concludersi nel 2024, salute permettendo.

Il menestrello riprenderà il suo Never ending tour, come viene chiamata la tournée senza fine intrapresa dal cantautore il 7 giugno 1988 e giunta a fine maggio 2019, a quota 3.011 spettacoli. È stato ora presentato il tour Rough and rowdy ways, dal nome del suo ultimo album, che prenderà il via al Riverside Theatre di Milwaukee il 2 novembre, prima esibizione pubblica di Dylan dal 2019. L'artista e la sua band viaggeranno attraverso il Midwest, toccando Chicago, Cleveland e Bloomington, nell'Illinois, prima di dirigersi verso la East Coast.

A New York si esibirà, come di consueto, al Beacon Theatre, per tre notti a fine novembre. Anche se, al momento, l'ultima tappa prevista è a Washington il 2 dicembre, il sito web di Dylan lo annuncia un tour mondiale della durata di tre anni con date che verranno annunciate in futuro, tra cui non può mancare l'amata penisola italiana. "Bob Dylan In Italia", edito da Arcana, è un libro che racconta i 101 concerti del cantautore nel nostro Paese.

I due autori, Federico Boggio Merlo (torinese che lavora per la casa editrice EDT alla versione italiana della guida Lonely Planet) e Sergio Gandiglio (traduttore di portoghese ed esperto di musica rock), sono riusciti a tirare fuori un corposo lavoro che testimonia tutti i passaggi di Bob Dylan in Italia. Un volume scritto con l'ambizione di poter essere in grado di rivolgersi a un pubblico di lettori estremamente diversificato: chi è stato ai concerti potrà rivivere le sensazioni provate in quelle serate, chi non ci è stato potrà capire cosa è accaduto sul palco, i neofiti avranno la possibilità di scoprire il mondo "Dylan". La scorsa estate, il cantautore ha trasmesso in streaming il concerto "Shadow kingdom", nel corso del quale ha eseguito principalmente canzoni degli anni Sessanta e Settanta. E ora ha pubblicato "Springtime in New York: The bootleg series", Volume 16 (1980-1985). 

Non potevano essere da meno i Rolling Stone, dopo la scomparsa di Charlie Watts, tornati sul palco a St. Louis, dopo lo scoppio della pandemia, con alle spalle gigantografie del leggendario "drummer" con loro per quasi 60 anni. Così il gruppo britannico ha aperto il tour "No filter" al Dome dell'Americàs Center. Watts è morto a 80 anni un mese fa, ma non avrebbe comunque preso parte alla tournée in quanto era convalescente per un intervento chirurgico: a sostituirlo come "cuore pulsante" della band nei concerti nordamericani era già stato scelto il sessantaquattrenne Steve Jordan, collaboratore di Keith Richards. Un nuovo omaggio, stavolta con le parole, è arrivato dopo la seconda canzone, "It's only rock 'n' roll (But i like it)": Mick Jagger, Richards e Ronnie Wood hanno ringraziato i fan per i tributi di affetto dopo la scomparsa del loro Charlie: "È il primo tour da 59 anni che facciamo senza di lui" ha detto commosso Jagger, reduce da una lunga quarantena in Sicilia.

"Charlie ci manca moltissimo, sul palcoscenico e come amico, - ha proseguito il leader del gruppo, - abbiamo tanti ricordi di lui e sono sicuro che anche voi, se ci avete visto prima, li avete". Il tour era originariamente in programma nel 2020, con la tappa di apertura il 27 giugno in Missouri, ma era stato cancellato a causa del coronavirus. Gli Stones hanno lanciato un video-appello alle decine di migliaia di fan a venire allo stadio vaccinati o almeno avendo fatto il tampone: "Hello everyone, siamo tornati, è stato troppo lungo", hanno detto i tre vegliardi del rock invitando a rispettare le norme anti-Covid. Jagger, che con i suoi 78 anni è il più anziano del gruppo, ha detto che il gruppo era interamente vaccinato. I "superstiti" Stones hanno in cartellone una ventina di nuovi e vecchi successi, cominciando con "Street fighting man" del 1968, passando per l'immancabile "Satisfaction", sino a "Sympathy for the devil".

Nonostante l'età, Mick Jagger appare sempre uno scatenato sul palco, a dispetto   dell'operazione di due anni fa per correggere una stenosi dell'aorta. Il tour prevede tappe negli stadi di Charlotte, in North Carolina, Pittsburgh, Nashville, Minneapolis, Tampa, Dallas, Atlanta, Detroit, Los Angeles, Las Vegas e finale ad Austin il 20 novembre.