Ucraina, l'acciaieria Azovstal di Mariupol (foto depositphotos)

Nel giorno in cui si è arrivati al settantesimo giorno di guerra in Ucraina, la situazione degli ultimi difensori di Mariupol, asserragliati nell'acciaieria dell'Azovstal, insieme a un numero imprecisato di civili, si fa di ora in ora, sempre più drammatico.

Secondo il Guardian, Vadym Boichenko, sindaco della città portuale del Mar Nero, avrebbe ammesso di aver "perso i contatti con i combattenti nell'acciaieria" dove, a quanto pare, secondo alcune immagini diffuse dai media ucraini, si sarebbe scatenato un violento attacco da parte dei russi.

Circostanza, però, questa, seccamente smentita dal portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, il quale ha negato che le forze russe abbiano lanciato l’assalto finale alle acciaierie Azovstal. “Il comandante in capo Putin ha dato l’ordine di annullare qualsiasi assalto il 21 aprile”, ha detto Peskov. “Quindi al momento non c’è nessun assalto”.

Le forze di Mosca, secondo Peskov, sono occupate in operazioni di assedio attorno al sito e intervengono solo per “fermare rapidamente i tentativi dei combattenti ucraini di raggiungere delle postazioni di tiro”. Nel frattempo si combatte anche nell'oblast ucraino della Transcarpazia colpito per la prima volta da missili russi.