La domanda che ci poniamo, in questo momento, è semplice. Ma in Italia sanno quello che succede nel resto del mondo? E, nel nostro, in Uruguay? Hanno un sistema di rassegna stampa? O la risposta è ancora più semplice, e nello stesso tempo drammatica: chi quello che succede al di fuori dello Stivale non interessa proprio niente? Al momento, propendiamo per questa ultima terribile opzione, se è vero che dello scandalo che vede protagonista Aldo Lamorte se ne sta occupando la Fiscal de Flagrancia de 4° turno che lo manderà a processo perché trovato a votare al posto di un'altra persona in un video pubblicato (e poi cancellato) sui social. Insomma, a Montevideo qualcosa si muove verso quella che per noi sarebbe un atto di giustizia. In Italia la vicenda è letteralmente sottaciuta, come se fosse normale che un politico 'dalle tante cariche' potesse essere uno e trino e appropriarsi di una cartella elettorale di una donna la quale ha successivamente detto di non essere mai entrata in possesso della stessa cartella elettorale. Ma la legge è uguale per tutti? In Italia questa scritta campeggia all'interno delle aule di tutti i tribunali. E dato che le elezioni dello scorso 25 settembre riguarda il nuovo governo tricolore. Invece, da Roma e dai palazzi del potere e soprattutto della giustizia della Capitale tutto tace. Eppure dello scandalo Lamorte se ne è occupato anche il tg satirico di Canale 5 'Striscia la notizia' in più puntate. Insomma, questa triste e incredibile storia di malapolitica è arrivata forte anche in Italia ed è stata vista da milioni di telespettatori. Anche da chi dovrebbe tutelare la regolarità del voto alle urne, per non parlare del rispetto verso gli italiani all'estero che sembrano essere entità estranee al BelPaese. Della serie, chi se ne frega dei 6 milioni di connazionali che vivono al di fuori della stessa Italia? Noi chiediamo non solo un meritato riguardo che ci spetta per Costituzione, ma che la Legge segua il proprio corso, senza fare distinzioni fra potenti (o presunti tali) e persone normali. Altrimenti il messaggio che arriva è uno e solo uno: fuori dall'Italia vige la legge della giungla, dove ognuno è libero di fare quello che vuole (in questo caso parliamo di brogli) rimanendo impunito. No, così non si può proprio andare avanti.