Alla ricerca della tranquillità perduta dopo gli sviluppi della vicenda che ha coinvolto Tonali e Zaniolo, l'Italia di Spalletti svolge il compito che il pronostico le assegnava.

Contro Malta, a Bari, non c'è stata storia, è arrivato il successo dato per scontato, nello specifico per 4-0, e ora è già tempo di pensare alla grande sfida di martedì a Wembley contro quell'Inghilterra che ancora deve digerire la sconfitta ai rigori della finale degli ultimi Europei e quindi vede rosso ogni volta che ha di fronte l'Italia. Peraltro già battuta nell'ultimo confronto diretto, quello che al 'Maradona' finì 1-2 e sulla panchina italiana c'era ancora Roberto Mancini, ora ct già nel mirino della critica saudita.

Spalletti cercherà di riordinare le idee e studierà le mosse giuste per fermare il nuovo asso Jude Bellingham, quello che segna con la lingua di fuori, alla Michael Jordan o alla Del Piero, e il sempre temibilissimo Harry Kane. Intanto contro Malta praticamente non c'è stata partita, perché alla fine del primo tempo l'Italia, spinta dal pubblico di Bari (più di 56mila presenze) affamato di grande calcio e quindi particolarmente caloroso, ha già archiviato la pratica dell'ex barese, ora ct di Malta, Michele Marcolini.

Infatti i primi 45' si chiudono sul 2-0 per gli azzurri con le reti di coloro che, come già dimostrato in campionato con i rispettivi club, attraversano un periodo di grande forma, ovvero Bonaventura e Berardi. Il match viene sbloccato esattamente a metà della prima frazione grazie a Giacomo Bonaventura, la grande novità di queste convocazioni di Spalletti. Al 23' il numero 8 approfitta di un batti e ribatti in area avversaria e batte Bonello con un bel destro a giro. Poi nel finale un'altra conclusione a giro, quella di Domenico Berardi, di fatto chiude la partita con un tempo di d'anticipo. E tutto ciò dopo che l'Italia dà l'impressione di non spingere mai a fondo il piede sull'acceleratore, limitandosi a tenere in mano il pallino del gioco contro rivali di un livello chiaramente inferiore. Malta, infatti, al netto di qualche ripartenza iniziale prova a chiudersi nel suo 5-3-2 con cui spera di non sfigurare. Non ci riesce per 'colpa' di Bonaventura e Berardi.

Quest'ultimo si ripete al 20' della ripresa approfittando di un bel cross di Raspadori e trasformandolo con relativa facilità. In precedenza l'Italia aveva mancato di poco il gol del 3-0 che sarebbe stata un'autorete di Pepe, che poi rimediava, un difensore nativo di Vico Equense, e quindi campano, ma naturalizzato maltese. Subito dopo il 3-0 'vero', quello di Berardi, sostituzione per la stella del Sassuolo, con relativa standing ovation del pubblico, e dentro Orsolini. Fuori anche Barella per l'altro interista Frattesi. Ed è proprio lui, nel recupero, a servire il poker, spinto da quella forza che lo fa sembrare un nuovo Tardelli: alla fine conferma il proprio fiuto del gol con un sinistro che sancisce il 4-0. L'Europeo in Germania adesso è più vicino, nonostante il successo dell'Ucraina sulla Macedonia, intanto testa all'Inghilterra e calma, anche se Fabrizio Corona ha promesso nuove "grosse rivelazioni" proprio per martedì sera.