Corrado Pesce in una foto tratta dal suo profilo Facebook (Korra Pesce Facebook)

Dato per disperso da venerdì, è stato ritrovato il corpo Corrado "Korra" Pesce, alpinista italiano di 41 anni, originario di Novara. L'uomo, da tempo residente a Chamonix, sarebbe rimasto bloccato sulle Ande Argentine, dopo essere stato travolto da una valanga di pietre mentre scalava una cima di 3.128 sul Cerro Torre, in Patagonia.

TROVATO IL CORPO
A confermare la morte di Corrado Pesce è stata Carolina Codó, medico argentino e responsabile del Centro dei soccorsi alpini di El Chaltèn. L'ipotesi più accreditata è quella che vorrebbe l'alpinista morto per ipotermia: a quell'altezza, e senza protezione adeguata, sopravvivere per più di due ore sarebbe umanamente impossibile.

HA TROVATO RIFUGIO IN UNA GROTTA?
Pesce non era da solo al momento del drammatico incidente. Con lui, infatti, c'erano anche l'argentino Tomás Aguiló ed alcuni alpinisti professionisti che sono riusciti a scendere. Secondo le loro testimonianze, l'italiano potrebbe aver trovato rifugio in una specie di cavità naturale sulla parete della montagna denominata "box degli Inglesi" piuttosto difficile da raggiungere.

LA DISPERAZIONE DELLA SORELLA
"Non riesco a crederci. Hai portato via una parte di tutti noi. Tua figlia, i tuoi nipoti: per loro eri e sei lo Spiderman sul ghiaccio. Sarà dura mandare giù tutto questo buio che hai creato", ha scritto, su Facebook, la sorella di Corrado, Lidia Caccia Pesca.