DI STEFANO CASINI

Il Centro Laziale di Montevideo nasceva nel 1985 su iniziativa dei "laziali illustri" dell'epoca, come la Famiglia Colafranceschi o la famiglia Gai, la famiglia Crescentini e alcuni altri. Se parliamo di laziali nessuno puó dimenticare Ennio Colafranceschi, tra l'altro fondatore anche dello Sportivo Italiano, suo figlio Italo Colafranceschi, un simbolo dell'italianità in Uruguay e tutta la famiglia. Ma anche Aldo Gai, che è scomparso alcuni anni fa, uno di quei "romanacci" simpaticissimi e sempre allegri o la famiglia Crescentini.

17 anni fa, per vari motivi, il Centro Laziale cessó  di funzionare, coincidendo con la prematura scomparsa di Italo che, con i suoi programmi Radio Televisivi di grande successo nella nostra comunità, teneva in piedi un sodalizio sempre molto attivo fra i nostri italiani. Erano ancora epoche d'oro, quando si stampavano vari settimanali, molti programmi radio e 2 programmi televisi per i circa 40.000 cittadini italiani di allora e coincideva con l'approdo in Uruguay del nostro quotidiano.

Sabato scorso, appunto dopo tanti anni, il Centro Laziale ha riaperto le porte e lo ha fatto con 200 soci attivi, un successone. Nei bellissimi saloni del Club Español, alla presenza delle massime autorità della comunità, 130 persone hanno degustato una bellissima cena ed hanno danzato fino a mezzanotte. Ció che più ci ha colpito e lo apprezziamo tanto, è che il nuovo Consiglio Direttivo recentemente formato, è quasi tutto femminile e la Presidente è una ragazza giovane. 

L'attuale nuovissimo Consiglio Direttivo è formato da:

PRESIDENTE  -   Laura Gardi

VICEPRESIDENTE -  Lidia Del Duca

SEGRETARIA -  Virginia Sertaje Del Duca

PRO SEGRETARIA -  Fabiana Iglesias Valente

TESORIERE -  Vicenzina Vega

PRO TESORIERE -  Maria Cristina Gardi

VOCALI – Gabriella Gardi, Alessandro Iglesias, Carlo Crescentini, Teresa Mega, Carlos Trinidad

Come dicevamo al principio, uno dei cognomi simbolo dei Laziali, è Crescentini e un membro della Famiglia si trova nel Consiglio Direttivo: si tratta di Carlo Crescentini che ci ha raccontato un po' questa bellissima storia di amore per la Regione Lazio

"Insieme a compagni del Consiglio, come Laura Gardi e Alessandro Iglesias Valente, ci siamo cominciati a riunire per ricostruire un'associazione che nasceva nel 1985 dai conosciuti Colafranceschi, Gai o Crescentini, i miei genitori e zii. La risposta è stata molto buona da parte di quelle famiglie laziali che, tanti anni fa, formavano la nostra associazione e quindi abbiamo cominciato a riunirci quest'anno. Poi, in poco tempo, nel mese di maggio abbiamo indetto le elezioni ed é stata scelta Laura Gardi come Presidente. Adesso abbiamo circa 200 soci e con questi soci abbiamo potuto rifondare il Centro Laziale. Dopo tanto tempo si erano persi un po' i contatti, ma abbiamo constatato un grande interesse perché abbiamo circa 80 soci nuovi discendenti di laziali e siamo molto contenti."

 Allora un successone! Perché in poco tempo siete riusciti a ricostituire un'Associazione che era sparita?

"Si certo! Per noi è stato un record. Dopo una lunga pandemia, nel mese di marzo di quest'anno, abbiamo cominciato i primi approcci e dopo due mesi già avevamo fatto le elezioni del Primo Nuovo Consiglio Direttivo. Adesso, non avendo sede propria ancora, ci stiamo riunendo nella Casa degli Italiani tutti i primi martedí di ogni mese.

 Quali sono i progetti del nuovo Centro Laziale?

"Per adesso restiamo in fase di costituzione, ordinare il numero di soci, la possibilità di affittare o acquistare una sede e per restare 17 anni senza fare nulla, in principio è già tanto e abbiamo fatto tutto in tempi record. Questa di oggi è la nostra prima Cena Ufficiale per presentare la nostra associazione e l'anno prossimo già stiamo organizzando alcuni eventi . É venuto l'Ambasciatore con la consorte, vari rappresentanti di altre associazioni, come quella Abruzzese o quella Calabrese. In verità siamo molto contenti per ritornare con tutta la voglia nella nostra collettività italiana."

La Presidente Laura Gardi:" Sono molto felice, molto felice, sia per l'appoggio che abbiamo avuto da tutto i membri del nostro Consiglio Direttivo, sia dal resto della nostra comunità. Oggi abbiamo la sala piena con 130 invitati. É una festa, una celebrazione, tornare dopo tanti anni a far parte della collettività italiana dell'Uruguay. Ora che siamo in una fase di assestamento, stiamo facendo del tutto per trovare altri nuovi soci e discendenti di laziali. Siamo molto contenti anche perché, in cosí poco tempo, siamo riusciti a trovare 80 nuovi discendenti di laziali".